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Nasce a Pireo in Grecia nel 1936 e nel 1956 si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e ha le prime esperienze espositive. Fin dai primi lavori appare evidente la volontà di uscire dalla stagione artistica ‘informale’ e del dopoguerra per delineare un nuovo codice visivo in cui convivano l’arcaico, il classico e il contemporaneo in una dialettica elementare che porti alla costituzione
dell’opera; è in questo ambito che a metà degli anni Sessanta nascono lavori, tutti ‘senza titolo’, in cui la materia vivente reca il suo colore, il suo peso, la sua forma su rigide strutture di supporto. Nel 1969, portando alle
estreme conseguenze il processo linguistico intrapreso, espone dodici cavalli vivi disposti lungo le pareti della
galleria L’Attico di Roma e nello stesso anno a Parigi espone una serie di fiammelle a gas poste all’altezza dello
sguardo dell’osservatore che ne coglie non solo la luminosità e il colore, ma anche il suono e l’odore. Dopo avere
contribuito alla nascita e alla formulazione dell’”Arte Povera”, negli ultimi anni il lavoro di Jannis Kounellis
definisce con cruciale incisività il nodo e i rapporti con la tradizione e l’epos popolare, affrontando i problemi
riguardanti la centralità dell’artista e l’esempio civile dell’arte nella società contemporanea in formalizzazioni
che, a volte pervase di alto lirismo, in altre da una solenne sobrietà formale, ripercorrono la storia dalla classicità alle
avanguardie storiche del Novecento, alla modernità.
Vive e lavora a Roma.
(Aldo Iori) |
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Partners |
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Costruito nel 1870 sulle rive del Lago Maggiore, il Grand Hotel Majestic, esemplare di architettura Belle Epoque, coniuga perfettamente il fascino
romantico del passato con le più innovative attrezzature, portata a termine con cura e passione dagli attuali proprietari.
A pochi minuti da Pallanza, in posizione privilegiata su di un promontorio proteso sul
Lago Maggiore, l'Hotel offre da ogni angolatura incantevoli vedute delle Isole Borromeo, delle montagne circostanti e del Lago stesso.
Grazie al felice incontro con Adelina von Furstenberg
e Art for The World, la proprietaria Cristina
Zuccari è riuscita a far incontrare l'arte moderna e l'opera di Iannis Kounellis, con l'antica bellezza
dello storico Parco Botanico dell'Isola Madre.
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L'isola Madre divenne di proprietà Borromeo nel 1600 ed era inizialmente un grande agrumeto. Il nome di Isola Madre risale al 1800; qui erano piantate le essenze riportate dai viaggi
o regalate dagli ospiti botanici che visitavano l'isola su di un “passaparola” tra gli ambienti
scientifici.
Si parlava già di un giardino di grande suggestione, ricco di piante rare, dove passeggiare e
godere del verde, in cui stavano acclimatandosi piante difficili da vedere altrove. La Famiglia Borromeo ha mantenuto la struttura di parco all'inglese e di giardino romantico, integrando le collezioni con nuove acquisizioni,
per offrire al visitatore botanico materia di studio ed al turista la gradevole sorpresa di fioriture continue ed esuberanti.
Le Isole Borromeo fanno parte del circuito della Royal Horticultural Society. |
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